Il disoleatore si divide essenzialmente in tre parti:
un primo comparto di sgrossatura dove affiora la maggior quantità d’olio e precipitano eventuali solidi sedimentabili presenti. I primi vengono evacuati tramite apposito sfioratore di livello mentre i secondi tramite lo scarico fondo.
un secondo comparto di finitura dove affiora l’olio residuo grazie alla presenza del pacco lamellare che possiede una grande superficie di contatto. Infatti questo, attraversato dall’alto al basso dal liquido da trattare, provoca la diminuzione della velocità delle gocce d’olio che, urtando contro le pareti, si ispessiscono per aggregazione e, di conseguenza, affiorano più facilmente uscendo da un secondo sfioratore di livello.
un terzo comparto di sfioro dell’acqua trattata.
Il rendimento più o meno elevato del disoleatore dipende, oltre che dalle caratteristiche dell’olio e dalla temperatura dell’affluente, dalla portata, quindi dalla velocità di passaggio attraverso il pacco lamellare e dal carico idraulico conferito per ogni metro quadrato di superficie.